
29 Luglio 2017

Brenneke
Dopo un EP, una manciata di singoli sparsi e tanti concerti, Brenneke approda al suo primo vero disco. Registrato a partire dall’estate 2015 insieme al fonico Francesco Tosi (tastierista dei threestepstotheocean), Vademecum del Perfetto Me è un viaggio nel concetto di identità, in cui Brenneke descrive la giovinezza (Le cose lucenti), il dubbio (Se io fossi di gesso, La caricatura), l’esasperazione (Zero), l’equilibrio (Reichelt), senza mai riuscire a sentirsi totalmente parte di nessuno di questi. Le sonorità spaziano dal post cantautorato anni ‘00, all’Alternative Rock, ad aperture elettroniche che sfiorano l’Industrial senza mai perdere di vista il Pop. È un disco che cambia volto a seconda della luce che lo illumina e che fa delle sue contraddizioni i suoi punti di forza. Preceduto dal singolo Le cose lucenti, Vademecum del Perfetto Me è uscito il 5 aprile.
Brenneke, al secolo Edoardo Frasso, classe 1989, musicista di Busto Arsizio già ex chitarrista della band milanese Il Fieno, inizia l’attività solista nel 2010 (con l’uscita del singolo Camden) ma è solo nel 2013, con la pubblicazione del primo EP omonimo di tre canzoni (che contiene i singoli Piscine e Ragnatele), che il progetto diventa costante. Quell’anno coincide con l’inizio di una fitta attività live in tutto il territorio varesino e milanese, divisa tra set solitari (con chitarre, tastiere, loop station e drum machine), e formazioni variabili che vedono come elementi fissi il bassista Simone Fry Ceriotti e il batterista Giuseppe Musto. Nel 2015 Brenneke collabora con i Gouton Rouge nel loro singolo Giungla e nello stesso anno inizia a lavorare alla sua prima fatica discografica.
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